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lunedì 18 luglio 2016

PERMESSO DI PESCA SPORTIVA A MARE DA TERRA

 AVVISO

IL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI
E FORESTALI HA EMANATO IL PRESENTE DECRETO:

                                                  DECRETO 23 marzo 2016
Proroga delle comunicazioni in materia di pesca sportiva. (16A02717)
(GU n.82 del 8-4-2016)
IL SOTTOSEGRETARIO DI STATO
delle politiche agricole alimentari e forestali
Visto il regolamento (CE) del Consiglio del 21 dicembre 2006, n.
1967, relativo alla misure di gestione per lo sfruttamento
sostenibile delle risorse della pesca nel mar Mediterraneo e recante
modifica del Reg. (CEE) n. 2847/93 e che abroga il Reg.(CE) n.
1626/94 e, in particolare, l'art. 17 in materia di pesca sportiva;
Visto il regolamento del Consiglio (CE) n. 1224/2009 che istituisce
un regime di controllo comunitario per garantire il rispetto delle
norme della politica comune della pesca;
Visto il regolamento (UE) della Commissione europea dell'08 aprile
2011, n. 404, recante modalita' di applicazione del predetto
Regolamento (CE) n. 1224/2009;
Visto il regolamento (UE) 2015/812 del Parlamento Europeo e del
Consiglio del 20 maggio 2015 che modifica i regolamenti (CE) n.
850/98, (CE) n. 2187/2005, (CE) n. 1967/2006, (CE) n. 1098/2007, (CE)
n. 254/2002, (CE) n. 2347/2002 e (CE) n. 1224/2009 del Consiglio, e i
regolamenti (UE) n. 1379/2013 e (UE) n. 1380/2013 del Parlamento
europeo e del Consiglio per quanto riguarda l'obbligo di sbarco e
abroga il regolamento (CE) n. 1434/98 del Consiglio;
Visto il decreto legislativo 9 gennaio 2012, n. 4, recante «Misure
per il riassetto delle normativa in materia di pesca e acquacoltura
ai sensi dell'art. 28 della legge 4 giugno 2010, n. 96»;
Visto in particolare, l'art. 6, comma 4, del decreto legislativo 9
gennaio 2012, n. 4 il quale dispone che con decreto del Ministro
delle politiche agricole alimentari e forestali sono definite le
modalita' di esercizio della pesca per fini ricreativi, turistici o
sportivi, al fine di assicurare che essa sia effettuata in maniera
compatibile con gli obiettivi della politica comune della pesca;
Visto il decreto ministeriale 6 dicembre 2010 concernente
«Rilevazione della consistenza della pesca sportiva e ricreativa in
mare», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana
del 31 gennaio 2011, n. 24;
Visto il decreto ministeriale 22 dicembre 2014 con il quale e'
stata prorogata la validita' delle comunicazioni riguardanti la pesca
sportiva sino al 31 dicembre 2015;
Visti i decreti ministeriali 31 gennaio 2014 e 22 dicembre 2014,
pubblicati rispettivamente nelle GG.UU. n. 35 del 12 febbraio 2015 e
n. 1 del 2 gennaio 2015;
Ritenuto necessario, nelle more dell'adozione del decreto recante
le modalita' di esercizio della pesca per fini ricreativi, turistici
o sportivi, disporre la proroga della validita' delle comunicazioni
di cui all'art. 1, comma 1 del decreto ministeriale 6 dicembre 2010,
al fine di garantire la prosecuzione dell'attivita' di monitoraggio
sull'esercizio dell'attivita' di pesca sportiva e ricreativa;
                                                 Decreta:
Articolo unico
1. La validita' delle comunicazioni effettuate ai sensi del decreto
ministeriale 6 dicembre 2010, e' prorogata al 31 dicembre 2016.
2. Le comunicazioni di cui all'art. 1, comma 1, del decreto
ministeriale 6 dicembre 2010 sono obbligatorie, altresi', ai fini
dell'esercizio dell'attivita' di pesca da terra e hanno validita'
sino al 31 dicembre 2016;
3. Restano ferme ed invariate tutte le altre diposizioni contenute
nel decreto ministeriale 6 dicembre 2010;
Questo decreto e' immediatamente efficace e viene pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 23 marzo 2016
Il sottosegretario di Stato
Castiglione
*** ATTO COMPLETO *** Pagina 1 di 1
http://www.gazzettaufficiale.it/atto/vediMenuHTML?atto.dataPubblicazioneGazzetta... 11/04/2016

giovedì 18 febbraio 2016

L'AGNENA FINALMENTE SULLA VIA DEL RECUPERO

 
INDIVIDUATI GLI AUTORI DELL' INQUINAMENTO

 GRAZZANISE
Lo scempio che ha martoriato la salute pubblica dei comuni di: Grazzanise, Francolise, Cancello ed Arnone, Mondragone e quanti erano limitrofi abitanti del canale Agnena finalmente avrà fine.

È di ieri mattina 17/02/2016 la notizia.

Per il reato di sversamento illecito di rifiuti (art 256 T.U.A.) sono cinque gli indagati e due i sequestri preventivi che sono stati eseguiti: la ditta "Distillerie Campane S.r.l." con sede nel comune di Pastorano e un laboratorio per la lavorazione di articoli di pelletteria del tutto privo di autorizzazioni ambientali.

Gli accertamenti finalizzati a chiarire le cause dell'inquinamento del Canale Agnena, hanno visto all'opera i Carabinieri di Grazzanise guidati dal comandante De Santis, unitamente al NOE (Nucleo Operativo Ecologico) di Caserta, coadiuvati per la parte tecnica dall'ARPAC Caserta.

Le denunce inviate a carico di ignoti, alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere- sezione Reati Ambientali: dall'associazione A.I.L.P.S. Campania Onlus, Comitati Cittadini, semplici cittadini dei comuni già innanzi menzionati e i partiti politici, scesi in piazza a salvaguardia della salute pubblica, con iniziative e manifestazioni di protesta, come ha fatto in particolare il Comitato Senso Civico, hanno avuto giusta risposta.  

La nostra Associazione vuole esprimere a nome dei suoi soci, un sentito ringraziamento ed immensa riconoscenza all'impegno dei militari della Caserma dei Carabinieri di Grazzanise, alla cui guida è il maresciallo De Santis. I risultati ottenuti dalle Forze dell''Ordine, hanno pienamente ricompensato anche i sacrifici fatti dalle G.A.V. (guardie ambientali volontarie) e Ittiche affidate alla nostra Associazione dalla Provincia di Caserta. I mirati servizi di controllo, i rilievi fotografici che da loro sono stati effettuati lungo tutto il territorio del tratto del canale Agnena, sicuramente hanno contribuito al giusto svolgimento delle indagini. Agli Enti, Comune di Grazzanise e limitrofi, che pur sono stati a fianco delle loro comunità, spetta il prosieguo dell'opera ed impegnarsi presso chi di dovere per il ripristino dei luoghi.

Finalmente le Cicogne Bianche, inquiline dei nidi di: Brezza e Cancello Ed Arnone, potranno rifocillarsi con tutta tranquillità. Potranno nutrirsi come è naturale e come hanno sempre fatto in buona parte con la fauna ittica e anfibia del canale Agnena. Adesso potranno farlo senza correre rischi per la salute propria e di quella della prole. Questa ultima, lo scorso anno ne pagò un caro prezzo con la morte di un cicognino (ormai pronto all'involo). Le amorose cure di primo soccorso praticate dal nostro presidente regionale Franco Villano presso il nostro circolo cacciatori "La Poiana"non furono sufficienti a salvargli la vita. Purtroppo i sanitari dell'ASL Veterinaria di Caserta, ne dovettero constatare la morte proprio quando la Polizia Provinciale di Caserta si accingeva alla consegna nelle loro mani.

Per fortuna le Cicogne genitrici hanno resistito ai veleni del canale e sono rimaste fedeli ai nidi di Brezza e Cancello Ed Arnone. Infatti proprio l'altro ieri 16 Febbraio c. a., abbiamo notato e accolto con viva soddisfazione, il ritorno di un maschio di Cicogna Bianca che era appollaiato sul nido artificiale, sorretto dal supporto in metallo da noi costruito e finanziariamente sostenuto.

Sarà il caso ma questo 17 Febbraio (numerazione considerata talvolta funesta) sta ricorrendo positivamente a favore delle nostre Cicogne Bianche. Lo scorso anno, proprio di questo giorno, fu installata la piattaforma di supporto del nido artificiale sul traliccio dell'alta tensione, dove esse avevano scelto e provato a costruire con insuccesso il loro nido nell'anno 2014. Quest'anno sempre il 17 febbraio è arrivato il successo della giustizia che ha stoppato gli irrispettosi dell'ambiente, del territorio che tanto era piaciuto ai canditi pennuti.

Non si comprende come mai dopo tanti lutti dovuti all'inquinamento, alcuni ancora oggi non hanno capito che l'ambiente va rispettato e che esso restituisce sempre in egual misura quanto gli è dato. Alcuni scelgono di venerare il dio denaro e per esso sono pronti a sacrificare tutti e tutto. Non riescono a comprendere che le grinfie malefiche del cancro (frutto certo degli inquinamenti ambientali), possono colpire anche loro ed i loro familiari e che il denaro di cui illecitamente si sono appropriati, non li immunizza.

Peccato però, che a volte chi è a pagarne le pene, per mano dell'uomo, sono molto spesso bambini innocenti a cui è negata la vita e per colpe non commesse.


Comunicato Stampa A.I.L.P.S. Campania Onlus